Come aprire una società in Macedonia del Nord – FYROM
Posizione della Repubblica della Macedonia del Nord – FYROM in Europa
La Macedonia, il prossimo paradiso del business in Europa
Con le recenti riforme economiche, la Macedonia ha creato il pacchetto fiscale più attraente in Europa. Queste riforme includono l’introduzione di un’aliquota fissa del 10% (flat tax) per i redditi aziendali e per quelli personali, che semplificano il sistema fiscale e stimolano le imprese a crescere e ad aumentare la redditività.
La capitale della Repubblica della Macedonia del Nord, Skopye
Perché investire in Macedonia
INDICATORI MACROECONOMICI
- Bassa inflazione: <2% anno negli ultimi 13 anni
- Deficit di bilancio 2018: -2,7% del PIL
- 10° Posizione secondo Banca Mondiale (su 190 paesi) nella classifica “Doing Business 2019”
ALTRI MOTIVI
REGIME FISCALE TRA I PIU’ FAVOREVOLI IN EUROPA
- Tassa sugli utili al 10% (flat tax)
- 0% sugli utili reinvestiti
- 10% IRPEF (flat tax)
ESENZIONI SPECIALI NELLE ZONE FRANCHE, totale esenzione fiscale (tassa sugli utili, IVA, IRPEF) per 10 anni
ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO (UE, Ucraina, Turchia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania e Moldova)
ACCESSO A FONDI EUROPEI
INVESTIMENTI PUBBLICI
STIPENDI, CONTRIBUTI SOCIALI E PREVIDENZIALI TRA I PIU’ BASSI D’EUROPA
COSTO DELLE UTILITYES TRA I PIU’ BASSI D’EUROPA
- Energia elettrica: 7,5€/100 kWh
- Gas Naturale: 0,47 €/Nm3
- Acqua: 1,07 €/m3
Città di Ohrid, che si affaccia sul lago omonimo
INFORMAZIONI SULLA MACEDONIA
Oggi la Macedonia rappresenta un’opportunità per gli investitori esteri e sta attraversando un importante periodo di crescita economica.
Il governo nazionale macedone incentiva la crescita interna e l’attrazione di nuovi investitori dall’estero. Negli ultimi anni sono molte le riforme strutturali messe in atto in tutte le sfere sociali, rafforzando le istituzioni ed il contesto imprenditoriale generale.
Geograficamente il Paese è situato in una posizione strategica fra l’Europa centro-occidentale, il Medio Oriente e l’Africa settentrionale.
I costi operativi – a partire da un costo medio del lavoro che è circa la metà rispetto all’Italia – sono fra i più bassi in Europa, mentre la cultura del business cresce sempre di più fra le nuove generazioni, anche grazie alle forti garanzie costituzionali che tutelano ogni forma di investimento.
La stabilità macroeconomica e politica (inflazione inferiore al 2% negli ultimi 13 anni e crescita economica al 3-4% negli ultimi anni) e moderne infrastrutture fanno della Macedonia uno dei paesi pro business tra i più competitivi in Europa.
La Macedonia può contare su una dotazione di ferrovie ed autostrade che danno vita ad un’efficiente rete di collegamenti con tutta l’Europa, oltre a garantire un facile accesso ai porti internazionali. Ben due gli aeroporti internazionali presenti (a Skopje, la capitale e Ohrid, nel sud-ovest del paese) che rendono la Macedonia facilmente raggiungibile – soprattutto dall’Italia – e garantiscono un’efficace circolazione delle merci.
Per quanto concerne gli aspetti fiscali, allo scopo di attrarre investimenti esteri, il Governo macedone ha costituito 4 principali zone franche (esentasse) e altre zone – più piccole dislocate in diverse località nella Macedonia – in cui si può beneficiare di ulteriori agevolazioni.
Le due maggiori zone franche sono situate nei pressi della capitale Skopje, aree tra le più attraenti vista anche l’adiacenza all’aeroporto internazionale e all’autostrada principale del paese. In queste regioni, la pressione fiscale sulle materie prime e i beni strumentali è pari a 0 così come il valore dell’aliquota IVA, IRES, IRPEF (per queste ultime due imposte l’agevolazione si applica ai primi dieci anni di attività).
I redditi dei contribuenti persone fisiche sono soggetti ad un’imposta proporzionale del 10% (flat tax) che per i soggetti residenti si applica su base mondiale (e, cioè, anche sui redditi prodotti all’estero).
I redditi delle società e degli altri enti dotati di personalità giuridica che svolgono un’attività commerciale sono soggetti all’imposta societaria, che, al pari della precedente, è pari al 10%. Con la riforma del 2015, l’imposta si applica su tutti gli utili realizzati nell’anno di riferimento e non solo su quelli distribuiti ed inoltre è stato previsto che la base imponibile dell’imposta societaria sia ridotta in relazione all’ammontare di investimenti effettuati dalla società in immobilizzazioni materiali e immateriali, con l’eccezione delle spese per l’acquisto di beni considerati di lusso (automobili, mobilio, attrezzature audiovisive e opere d’arte).
La Macedonia ha, alla base del proprio sistema economico in continua crescita, una solida base costituita da qualità della forza lavoro e livello di istruzione. Circa il 6% del PIL, infatti, è investito nell’istruzione.
Le percentuali dei ragazzi che conseguono il diploma di scuola superiore (99%) e di coloro che scelgono di intraprendere studi universitari (90%) sono particolarmente elevate e identificano un futuro in sicura ascesa. Si pensi che in Italia – stando ai dati Eurostat – il 64% della popolazione con età compresa fra 55 e 74 anni ha conseguito, al più, la scuola dell’obbligo.
Molta attenzione è, poi, riposta nello studio delle lingue straniere: l’inglese è obbligatorio fin dall’asilo.
Accanto all’inglese è previsto lo studio obbligatorio di un’altra lingua europea per almeno 8 anni e fra la popolazione macedone sono largamente diffuse lingue quali croato, serbo, turco, albanese e bulgaro.
Da un punto di vista occupazionale il governo macedone ha incrementato progressivamente i programmi formativi con l’incentivazione della formazione.
Sono incoraggiati i contratti di lavoro volti a formare professionalmente i nuovi assunti, con agevolazioni relative all’assunzione di apprendisti e tirocinanti. Altre riforme strutturali hanno, poi, interessato il sistema previdenziale, la sicurezza nei luoghi di lavoro e il contenzioso giuslavoristico.
Il “Made in Italy” è molto quotato in Macedonia, soprattutto per quanto riguarda i beni di consumo come prodotti alimentari (lattiero-caseari, carne, dolci, pasta, olio, vini e aceto), abbigliamento, arredamento ed elettrodomestici, prodotti cosmetici e di igiene personale, farmaceutici, prodotti per la pulizia della casa.